La delizia di Benvignante fu costruita nel 1464 per volontà del duca Borso d’Este che poi la donò al suo segretario d fiducia Teofilo Calcagnini la cui famiglia mantenne la proprietà dell’edificio per oltre tre secoli, durante i quali passò di affitto in affitto andando lentamente in rovina. Intorno a primi anni dell’Ottocento l’edificio venne addirittura ipotecato e poi venduto nel 1818 al conte Luigi Gulinelli che ne avviò i lavori di restauro.
L’edificio, come lo vediamo oggi, si presenta diverso da come doveva essere in origine. Sembra infatti che la torre non avesse merlatura e che le ali laterali fossero più basse di un intero piano. Le terre circostanti erano coltivate a vigne e cereali, non mancava la selvaggina che i nobili signori amavano tanto cacciare.
A partire dal 1860, per volontà del conte Giovanni Gulinelli, furono fatte edificare le scuderie, di fronte alla delizia. L’edificio, che oggi è proprietà di privati, è stato ristrutturato conservando le caratteristiche esterne, ma l’interno è andato completamente perduto.